ROAR ( Rapid Open-Angle Rotations )
Torniamo a parlare di uno dei cardini più importanti della biomeccanica del tiro, ovvero quello delle ROAR (Rapid Open-Angle Rotations). Questa volta in questo drill, però, abbiamo inserito anche un’altra dinamica fondamentale, quella della capacità di focalizzare rapidamente due elementi a distanze diverse (uno vicino e uno lontano). Non solo, questo drill è utile per velocizzare e migliorare l’allineamento dei due assi principali: quello Superiore o FOCALE e quello inferiore Torace-bersaglio o BIOMECCANICO. Nello specifico, allineiamo rapidamente l’asse inferiore (torace-bersaglio) all’elemento più vicino, mentre dedichiamo l’asse superiore, quello focale, all’elemento più lontano.
Rotazioni Rapide ad Angolo Aperto
L’indice tecnico del drill è imparare ad assorbire e scaricare l’energia che si acquisisce e si sviluppa durante il movimento di rotazione che, se non venisse scaricata, si trasformerebbe in inerzia, generando quello che viene chiamato effetto DRIFT. La conseguenza della deriva è principalmente l’over ride del bersaglio o in generale la perdita dell’allineamento dell’asse focale e quindi la perdita di precisione ed efficacia sul bersaglio.
Per assorbire e scaricare energia durante le rotazioni rapide ad angolo aperto ci sono solo due modi, il primo è una rotazione statica in cui il Pivot viene utilizzato per scaricare l’energia a terra, il secondo è una rotazione dinamica in cui facciamo uno step. Nell’opzione STEP i piedi vengono utilizzati come elemento di riferimento e la parte inferiore del corpo come elemento di ammortizzazione e scarico.
Regolazione rapida della doppia focale
L’indice tecnico dell’esercizio è la capacità di mettere rapidamente a fuoco due elementi che si trovano a distanze diverse nel nostro campo visivo, uno vicino e uno più lontano. Come ho già detto, questa è anche una di quelle che vengono definite Abilità Visive fondamentali. Tuttavia, quando dobbiamo mettere in relazione questo tipo di abilità al tiro, dobbiamo ricordare che gli elementi da correlare non sono più solo i due iniziali e la differenza di distanza non è più l’unico o il principale problema che dovrò affrontare. Infatti, se devo ingaggiare 2 bersagli a distanze diverse, non mi basterà più avere una rapida messa a fuoco solo sui due elementi. In termini di messa a fuoco infatti devo gestire anche altri elementi come i mirini o il Red Dot e devo trovare rapidamente un allineamento tra i miei assi principali e i bersagli. Devo anche considerare che i due elementi (bersagli) potrebbero essere dinamici e muoversi all’interno del mio campo visivo o avere traiettorie che vanno dall’interno all’esterno del mio FOV (Field of View). La soluzione per ottenere un rapido allineamento degli assi ci viene offerta dalla biomeccanica del tiro attraverso la creazione di sequenze di movimenti che devono essere: pulite e fluide in termini di Tecnica, stabili e perfettamente identiche ripetizione dopo ripetizione. Si parte dalla transizione fondamentale, il Draw, una volta stabilizzata quella sequenza si passa alle sequenze in cui iniziamo a muovere la volata e il mirino della nostra pedana mantenendo l’allineamento. Una volta stabilizzate le sequenze laterali, passiamo alle sequenze intermittenti, in cui l’allineamento si interrompe dopo ogni bersaglio e viene rapidamente ritrovato nel bersaglio successivo.