Oggi voglio iniziare ad introdurre un altro dei 4 pilastri fondamentali della difesa: IL VEICOLO.
Oggi però non affronterò l’argomento nei dettagli tecnici, ma mi limiterò a farvi riflettere su alcuni aspetti fondamentali, primo fra tutti i corsi veicolari e la formazione in questa applicazione.
Quando siamo dentro un veicolo, se non è blindato, siamo proiettati in un ambiente molto complesso che in alcune zone del mondo rappresenta anche una delle condizioni di massimo rischio; quindi, iniziamo a capire di cosa stiamo parlando.
Un veicolo è un vettore che può avere due condizioni:
STATICO o DINAMICO.
Finché il veicolo è dinamico, rappresenta la nostra prima linea di difesa e la priorità è sempre quella di mantenere il nostro vettore DINAMICO.
Un veicolo non blindato è un filtro balistico ETEROGENEO a 360° soggetto a dinamiche che coinvolgono campi quali Fisica, Meccanica, Balistica. In un veicolo, tutto ciò che è costruito per proteggerci durante la guida è ciò che potrebbe ucciderci se dovessimo difenderci con o senza un’arma da fuoco al suo interno.
Ci sono 3 condizioni relative al V-CQB, ma solo due sono quelle che coinvolgono maggiormente la sfera di un civile:
- a) Rapporto interno-esterno = Rapporto difensivo
- b) Rapporto esterno-esterno = Rapporto neutro
- c) Rapporto esterno-interno = Rapporto offensivo
Nei nostri programmi V-CQB, ad esempio, non trattiamo mai il Rapporto C con i civili (come fermare un veicolo), in quanto avrebbe poco senso rispetto alle loro esigenze, sarebbe assolutamente delicato e pericoloso, oltre che a mio parere eticamente sbagliato.
Pertanto, il rapporto C viene trattato solo con Agenzie governative, Forze dell’ordine e Militari.
Un’altra cosa che trovo assolutamente inutile e persino fuorviante è insegnare ai civili a reagire in TEAM da un veicolo. Chiunque abbia un minimo di logica e buonsenso sa benissimo che è una condizione che ha meno probabilità di essere realizzata di quella di vincere due volte di seguito alla lotteria nazionale.
Al contrario, una condizione altamente probabile potrebbe essere quella di avere con noi nel veicolo altre persone, ma probabilmente saranno i nostri familiari o i nostri amici e questo rappresenta un problema aggiuntivo estremamente complesso da gestire.
Il “cliché” tattico standard di questo tipo di corsi si sviluppa sui due principali rapporti A e B, YT è infatti pieno di video in cui si vede un soggetto reagire a una minaccia frontale, sparare dall’interno dell’abitacolo (in rapporto A), solitamente sopra il volante e poi scendere e ripararsi dietro il veicolo.
Fin qui è parzialmente corretto, ma ciò che fa la differenza sono le condizioni, le condizioni in cui tutto ciò si realizza.
Nel 98% dei casi, quindi, stiamo parlando di veicoli inerti, molto spesso ridotti a carcasse metalliche senza nemmeno le cinture di sicurezza ma comunque assolutamente statiche e senza un motore funzionante. Ciò genera un enorme gap formativo, che viene confermato dall’applicazione del modello TARC e, come sempre, dalla semplice logica.
Poiché abbiamo a che fare con carcasse di veicoli o comunque veicoli non funzionanti, non abbiamo più la proiezione delle priorità e delle conseguenze delle azioni.
Vi faccio alcuni esempi:
Se non vivete in uno dei pochissimi paesi in cui la guida è a destra e sarete costretti a sparare in rapporto interno-esterno dal vostro veicolo (RATIO A), dovrete considerare alcuni aspetti:
– Il 90 % delle persone è destrorso, quindi se non siete mancini probabilmente terrete la pistola con la mano destra.
– La leva del cambio e la fibbia della cintura di sicurezza si trovano sulla destra
– Interagire con loro tenendo un’arma carica nella stessa mano, sotto sforzo è molto complesso e pericoloso.
– Se in quella condizione state guidando un veicolo con cambio manuale e dovete uscire velocemente, vi basterà sollevare il piede dalla frizione, ma il veicolo salterà e si muoverà anche di pochi metri.
– Se invece si guida un veicolo con cambio automatico, se si toglie il piede dal freno senza interagire con la leva del cambio (posta a destra) per spostarla su P o N, il veicolo continuerà a muoversi e scenderà da un veicolo in movimento, liberarsi dalle cinture di sicurezza mentre si spara o dopo aver sparato qualche colpo è una cosa totalmente diversa, rispetto a scendere da una “carcassa” statica di fronte a un bersaglio statico, disarmato e non reattivo.
Quando si usa un veicolo inerte, ridotto allo stato di una carcassa all’interno di un poligono di tiro, tutto è più facile perché non ci si deve preoccupare di spostare la leva del cambio per fermare il veicolo, di togliere il piede dalla frizione, di preoccuparsi di collisioni e airbag o della centralina motore collegata agli airbag.
Tutto quello che si deve fare è aprire la portiera, uscire e fare tutte quelle cose tattiche fantastiche, che sono fantastiche ma molto spesso sono utili come una forchetta per la zuppa.